MATRIMONI
In questa pagina propongo il mio progetto per le fotografie da matrimonio e una
Gallery dove puoi vedere una selezione di scatti autorizzata dagli sposi
sperando che la mia impostazione basata sulla fotografia d’autore anche nel corso di cerimonie ed eventi importanti incontri il vostro consenso.
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Ico Gasparri Fotografie d’autore per matrimoni su Facebook
Un racconto d’autore per un giorno di felicità
L’attività di ricerca fotografica di Ico Gasparri si è espansa negli ultimi anni
al campo forse più tradizionale, quello della fotografia di matrimonio,
con l’intenzione di fornire un servizio d’autore che trasformi una cerimonia dai rituali
ormai ben consolidati in un’occasione per raccontare persone, stati d’animo,
divertimento e gioia in maniera originale e moderna.
Comincerò con una nota un po’ bizzarra… Il ricordo delle fotografie del matrimonio non sempre rappresenta il ricordo più bello di quel momento: troppo spesso il servizio fotografico è oggetto di malintesi, di pretese economiche eccessive, di mancate consegne, di risultati deludenti, di cose non dette.
Coma autore affermato ed esperto fotografo professionista, ha messo a punto nel corso degli anni una disciplina artistica e professionale grazie alla quale presento agli sposi, fin dal primo incontro, un quadro ben chiaro di quello che succederà dal punto di vista fotografico durante la cerimonia e nei mesi precedenti, puntualizzando in un dettagliato contratto professionale gli aspetti specifici del rapporto.
La scelta di non limitare gli scatti alla sola cerimonia – o addirittura a una sola parte di questa – nasce dalla convinzione e dall’esperienza che le fotografie della cerimonia non sempre sono quelle più originali, in quanto la ripetizione di schemi e rituali consolidati nella tradizione genera milioni di immagini simili tra di loro. I momenti che poi rivedremo con maggior gusto sono quelli della preparazione, delle scelte e dei dubbi che avvengono anche settimane e mesi prima del Sì!
Ho perciò deciso di portare nel campo dei matrimoni l’esperienza maturata in oltre 40 anni di passione e professione per il linguaggio fotografico, proponendo agli sposi che lo desiderino un vero e proprio racconto fotografico che li coinvolga per diverse settimane o addirittura per qualche mese prima delle nozze, senza che questo comporti, ovviamente, un aumento nel compenso per la prestazione o una pressione assillante da parte mia. Scatterò serie di fotografie, ad esempio, durante le prove del vestito della sposa e dello sposo, durante i sopralluoghi alle strutture ricettive che ospiteranno le nozze, oppure alle prove del trucco durante le quali mi confronto (in alcuni casi addirittura li propongo) con gli operatori del settore per individuare le migliori acconciature e le più idonee modalità di maquillage ai fini della resa fotografica. È consuetudine che, soprattutto la sposa, sia ritratta anche nei luoghi che le sono più cari della sua vita prematrimoniale.
Il servizio può essere svolto secondo due modalità, garantite entrambe da un regolare contratto:
A) per l’intera giornata della festa e due/tre ore del giorno precedente (offerta base);
B) per alcune sedute di scatti effettuati nei periodi precedenti la cerimonia, oltre al lavoro di più ore nel giorno precedente e nell’intero giorno della cerimonia, senza limitazione del numero di scatti e di orari (offerta d’autore).
Le riprese fotografiche possono essere effettuate su tutto il territorio nazionale e all’estero con la sola aggiunta delle spese di trasferta.
I servizi sono svolti con apparecchiature digitali e/o con apparecchi analogici a pellicola, sia 35 mm sia 6×7, in base alle richieste.
Sono forniti su richiesta album e stampe nella tipologia e nella quantità concordata con gli sposi al momento del preventivo.
Su richiesta, possono essere effettuati video da parte di colleghi specializzati, sempre sotto la mia guida, curandone anche la regia.
L’autore
Per molti anni ho fotografato cose che le persone non capivano,
a volte capovolgevano le opere per guardarle o le pubblicavano sui cataloghi delle mostre a testa in giù.
Erano sempre soggetti inanimati: muri, finestre, gradini, cupole. La presenza dell’uomo della donna
era lasciata a un’inarrivabile poesia personale che diceva a me stesso che di là erano passati
uomini e donne, Ulissi e Penelopi. Poi ho cominciato a fotografare spose e sposi, veri,
non più del mito e nemmeno immaginabili attraverso un chiodo imbiancato a calce.
Erano vivi e davanti a me! E così le ho ritrovate quelle tracce e le ho rese visibili,
comprensibili nello splendore felice di un sorriso,
di una lacrima, di una stoffa preziosa.
(v.autobiografia in fondo alla pagina)
Consigli utilissimi
Il trucco della Sposa durante la festa
Per quanto vogliate essere ben truccate e uscite dalle mani di una brava o di un bravo professionista del trucco (si sconsigliano vivamente le amiche “brave a truccarsi”), durante la festa – e, soprattutto, dopo i mille baci davanti alla chiesa o fuori dal municipio – il vostro trucco sarà da risistemare e a volte da rifare. Se poi ci aggiungete il caldo, l’emozione, il sudore e anche qualche lacrimuccia… allora un piccolo intervento veloce diventa un obbligo.
In questo caso l’amica brava può essere di grande aiuto perché portare con se la truccatrice alla cerimonia può essere un’operazione assai costosa. Affidatevi quindi a qualcuno che possa prendersi cura di voi, magari anche con un bel piccolo massaggio al viso, al collo e, perché no?, ai piedi doloranti. Abbiate cura di preparare una piccola trousse con il rossetto giusto e i prodotti che la truccatrice vi avrà consigliato e portatela alla festa affidandola a una persona fidata.
Il ritratto fotografico della Sposa prima delle nozze
Avere dei bei ritratti del periodo, dell’epoca della vostra vita che precede il matrimonio rappresenta senza dubbio una grande attrattiva nell’insieme di un servizio fotografico d’autore.
Questo non vuol dire che lo sposo, gli invitati, i testimoni, gli ambienti non siano importanti e meritevoli anch’essi di belle immagini, ma riuscire a cogliere nel ritratto della sposa la sua personalità, il suo stile spontaneo è sicuramente una soddisfazione immensa e una tenera testimonianza da riguardare nel corso di tutta la vita futura.
Per tenere fede a questo principio, i miei servizi per gli Sposi prevedono diverse fasi di ripresa prima del giorno del matrimonio: accompagno la sposa nelle varie misure del vestito presso gli stilisti, la seguo nelle prove del trucco oppure vado con lei in giro per la sua città natale o nei luoghi che lei preferisce per scattare immagini della sua gioventù, cariche di ricordi e ambientate in un romantico scenario dell’ultimo ritratto “da signorina”.
La “frequentazione” fotografica della sposa prima delle nozze garantisce, inoltre, una complicità e una sintonia molto utile tra il fotografo e la protagonista della festa che permetterà all’uno e all’altra di dare il meglio di sé, sentendosi perfettamente a proprio agio, nei momenti più emozionanti della cerimonia.
Un ritratto scattato in un momento di calma e di spensieratezza può diventare così una delle immagini più apprezzate dell’album, affiancandosi alle scene più tradizionali che spesso sono attraversate da piccole tensioni e momenti di stanchezza. Naturalmente… il discorso si può estendere benissimo allo Sposo e anche alla coppia fotografata nello stesso momento e ambiente, magari in un luogo che rappresenta ricordi importanti.
La fotografia e il trucco della sposa per la cerimonia
Il rapporto che esiste tra la fotografia, la sensibilità del fotografo e la maniera in cui la Sposa è truccata è un tema che non va affatto sottovalutato, soprattutto se poi il fotografo non ricorre a sconvolgimenti dei lineamenti e degli incarnati prodotti artificialmente con programmi di fotoritocco. E io non propongo mai fotoritocco! Quando si pensa al giorno del matrimonio e al trucco, si pensa a volte alla cugina brava a truccare/truccarsi o un’amica che ha dimestichezza con fondotinta e rossetti che la sposa può decidere di coinvolgerle in una fase molto delicata dei preparativi alla cerimonia: il trucco, appunto. Come fotografo, mi è capitato di trovarmi in situazioni in cui un make-up non proprio indovinato sia entrato in conflitto con le riprese, soprattutto nei ritratti della sposa in primo piano: le soluzioni adottate non esaltavano, o addirittura mortificavano la fisionomia, la pelle, i colori e le sue caratteristiche migliori. Il consiglio più semplice è quindi di rivolgersi a qualcuno di veramente esperto, un/una professionista del settore, e dedicare del tempo a una prova per studiare insieme gli accorgimenti più adatti al proprio volto, agli occhi, alla bocca e così via. In secondo luogo, consiglio di effettuare delle prove di riprese con me prima della cerimonia per verificare la resa del trucco con le varie luci e inquadrature. Potrebbe sembrare un passaggio inutile, molti fotografi non lo praticano, ma se vi affidate a una persona che dice di saperla lunga, ma non è un/una professionista brava del maquillage i risultati non sempre sono scontati e gli effetti… si vedranno purtroppo troppo tardi. Quindi, professionisti del trucco e professionisti della fotografia.
Un po’ di riposo per… i piedi della Sposa
Molto spesso capita, quando la cerimonia ha avuto ormai il suo pieno sviluppo, di trovare abbandonate in un angolo o nel bel mezzo del prato le scarpe della sposa! Niente di strano, ovviamente. Concedetevi questo capriccio che io mi diverto ad immortalare. Tutti gli invitati e soprattutto le invitate vi capiranno perfettamente perché sanno benissimo che indossate da diverse ore delle scarpe che sono contemporaneamente nuove, alte, senza l’abitudine al vostro piede, a volte castiganti per le forme. Lasciatele pure e calzate delle comode scarpe basse che tirerete fuori dalla borsetta di emergenza della vostra amica fidata. Ci sarà probabilmente da ballare, scatenarsi fino a tardi e non vale la pena di compromettere la felicità del giorno dopo restando con i piedi a mollo in una bacinella di acqua e sale!
Partner
L’esperienza nel campo delle fotografie per il matrimonio si affianca a un lungo periodo di organizzazione di cerimonie all’interno di un team di esperti molto qualificati. Per me la presenza come autore di foto è un divertimento, sicuramente il principale, ma posso fornirvi suggerimenti e consigli su molti aspetti del vostro progetto di matrimonio. Possiamo parlare insieme quindi anche di:
Consulenza al trucco per la sposa
Dove acquistare l’abito e le scarpe per lei e per lui
Idee per bomboniere originali e “sostenibili”
Trovare un’auto da favola
Perché scegliere me?
Mai come ora il mondo è stato pieno di fotografi e, di conseguenza, anche di fotografi di matrimonio, cioè di uomini e sempre più di donne, che si presentano sul mercato offrendo i loro servizi. Mi sono allora chiesto come fare a raggiungere le coppie di nuovi sposi e convincerli a scegliere me tra le migliaia di persone che si dedicano a questo lavoro in maniera più o meno continuativa, più o meno professionale, più o meno originale, più o meno fiscalmente corretta. Ho cercato di elencare alcuni motivi che, con il massimo possibile dell’obiettività e della sincerità, penso possano contribuire ad orientarvi su di me e di seguito ho scritto una mia dettagliata autobiografia.
ICO GASPARRI – Autobiografia – Sono nato nel 1959 a Cava de’ Tirreni e sono stato archeologo fino al 1992, anno in cui l’archeologia mi ha lasciato. Ho cominciato a fotografare per caso nel 1975, trovando come regalo della Befana una piccola macchina fotografica. L’ho presa e l’ho maneggiata con scetticismo perché mai prima avevo pensato di scattare fotografie. E mai più, dopo quella mattina, ho pensato di smettere!
In due anni mi sono appassionato abbastanza da passare al primo apparecchio professionale che mi accompagna ancora oggi, insiema a macchine più moderne, a pellicola e digitali. Ho cominciato scattando fotografie ai pastori del presepe del mio paese e subito dopo alle finestre di alluminio anodizzato che devastavano il nostro territorio.
È nata così nel 1978 la mia vocazione per la fotografia sociale: scattare foto per raccontare agli altri cosa stesse succedendo di brutto in situazioni e luoghi che non potevano essere visti tutti insieme. Dopo poco ho sentito che la denuncia documentaristica non mi bastava, volevo raccontare delle storie che potessero far pensare e commuovere, insomma, scrivere poesie con la luce. La prima fase di queste nuove riprese concettuali ha interessato le linee, la materia e i volumi architettonici del Mediterraneo e ha generato le mostre Architetture disegnate – Bianco Mediterraneo – Frammenti metaurbani – Marocco! (Questa del punto esclamativo è una mia costante che tornerà anche nel titolo del libro Capri! La foglia e la pietra– e vuole comunicare una sorpresa, uno sguardo fuori dai luoghi comuni. Il mio Marocco appare perciò limpido, nitido, splendido, bianco nelle sue linee. E silenzioso. Niente concessioni al turismo). Dal 1990 ho cominciato a fotografare con quella che è diventata per me una persona di famiglia, una Pentax 6 x 7, un pesante apparecchio concepito più di 50 anni fa e ancora in servizio, che riesce (forse) a capire e tradurre i miei versi prima ancora che io stesso li abbia messi a fuoco. Il 1990 è anche l’anno in cui mi sono trasferito a vivere a Milano ed ho cominciato a scattare le fotografie della mia serie più lunga, Chi è il maestro del lupo cattivo? ricerca dedicata alle radici culturali della violenza sulla donna nelle pubblicità stradali. La mia strategia di ricerca era la stessa delle finestre anodizzate di tanti anni prima: documentare – questa volta in maniera più artistica, cioè creando immagini di maggior valenza estetica – un oltraggio che si compiva sotto gli occhi distratti della città e che qualcuno doveva incaricarsi di raccontare. Ne è nato un archivio immenso, contenente oltre 4.500 scatti e circa 700 campagne pubblicitarie documentate che affliggono e affiggono la femmina al muro!
Sempre nel campo dell’impegno sociale ho concepito dal 2005: Ri-Ciclo. Uno sguardo oltre i rifiuti una ricerca con oltre 1000 scatti che interpreta in maniera artistica il trattamento dei rifiuti differenziati e fa riflettere sull’importanza del gesto ecologista di ridurre lo spreco di risorse, ricreando nuova materia; Vic. Il parco-non-giochi spettacolo teatrale per fotografie, mie filastrocche, musica e danza, dedicato a Vittorio Arrigoni sul tema della perdita dello spazio del gioco per i bambini in guerra e nelle migrazioni; Mare clandestino immagini realizzate nei porti della Sicilia sui relitti delle barche abbandonate dai migranti, alla ricerca di tracce di questo dramma planetario e collettivo rispetto al quale molti si sentono estranei. Questa ricerca contiene anche diversi spettacoli teatrali con mia regia e drammeturgia, La storia dell’uomo che è partito e non è mai arrivato e delle scarpe che hanno continuato il viaggio al posto suo, fotostoria che ha per protagoniste due scarpe in terracotta e relativi piedi, realizzate dall’artista Carlo Catuogno, che ho fatto metafisicamente camminare per la Sicilia alla ricerca del proprietario scomparso in mare.
Fotografia sociale sono per me anche La città cattiva indagine visuale sui micro-abbandoni della città di Milano che finiscono per disegnare un vestito – brutto da indossare – che non smette mai di essere tessuto e Un fiore di città, ricerca molto più poetica che racconta con delicatezza la problematica dell’uomo metropolitano davanti all’inequivocabile simbolo alla natura in città: i fiori piantati dalle varie Amministrazioni. Ancora Peppino Impastato Antichissimo fiore opera dedicata ai giovani siciliani che hanno combattuto la mafia, simboleggiati allegoricamente da piccoli fiori bianchi che crescono sulla pietra dei blocchi dei templi di Selinunte; Odissea minima lavoro fotografico e teatrale che affianca immagini in bianco e nero con testi di Omero da me selezionati e ritradotti per l’occasione dall’Università di Napoli Federico II, sotto la supervisione di Francesco Puccio, autore e regista con il quale condivido le mie fatiche teatrali, quando queste riescono ad approdare su un palcoscenico. Il lavoro sull’Odissea intende raccontare in chiave allegorica, in un silenzio rispettoso e delicato, i piccoli e semplici gesti quotidiani che i muri del sud collezionano in maniera casuale e tramandano inconsapevolmente, ispirandoci il pensiero.
All’accoppiamento allegorico tra la lavorazione del marmo a Carrara e il mito di Ercole sono ispirate le 12 fotografie de Le dodici fatiche di Carraramentre, sempre dal sodalizio con Puccio, sono nate La donna e l’uva, opera per fotografie e poesie da me scritte, con musica, danza sulla sensualità terragna della donna, Il Boa primo di quattro testi teatrali scritti per l’opera Chi è il maestro del lupo cattivo? dove la fotografia è in scena, evocazione intima e sociale ed Antiquum exquirite oculum.
Del 2006 è la mia monografia Capri! La foglia e la pietra uscita per le edizioni Admira, del 2011 il mio libro più conosciuto: Chi è il maestro del lupo cattivo?. L’immagine della donna nella pubblicità stradale. 1990-2011. Autoprodotto perché rifiutato da tutti gli editori a cui l’avevo proposto.
Con le mie fotografie, realizzo allestimenti per l’arredamento, scenografie teatrali, progetti editoriali, lavori di fotografia industriale artistica. Nel 2010 ho fondato a Milano ICHOME, il primo negozio di fotografia d’autore per un’arte contemporanea sostenibile che poi è diventato il mio marchio di produzione artistica.
Nel 2008 ha fondato a Milano, trasferendola poi nel 2017 a Cava de’ Tirreni e nel 2020 a Napoli la Scuola di Fotografia d’Autore ICHOME che prevede corsi collettivi, individuali e workshop in insegno a tutt* a trovare la propria originale maniera di esprimersi con la fotografia e raccontare la propria visione del mondo.